Come massimizzare il valore dei crediti d’imposta del Superbonus?
Questa è una domanda che si fanno tantissimi imprenditori edili che hanno maturato dei crediti nel proprio cassetto fiscale e devono capire come ottenere dal mercato il maggior valore possibile sui loro crediti d’imposta.
Diciamo che ci sono diversi modi per farlo. In questo articolo ne vedremo 4 che sono i più immediati e più fattibili e possono quindi portare risultati in poco tempo.
Eccoli elencati:
- Calcola la quota di cui necessiti tu
- Contrattualizza tutto il cassetto con liquidazione anno per anno
- Evita catene di intermediari
- Fai vistare i crediti dal commercialista del cessionario
Parliamo per semplificare di crediti d’imposta del Superbonus, ma chiaramente i concetti di cui parleremo sono validi per tutti i Bonus Edili erogati negli scorsi mesi.
1) Calcola la quota di cui necessiti tu
È fondamentale per poter massimizzare il valore dei crediti d’imposta, partire innanzitutto da un calcolo il più preciso possibile delle pendenze fiscali della propria impresa.
Dell’anno 2024 ma anche delle annualità successive per poter stimare qual è l’ammontare del credito d’imposta che verrà pagato in F24.
Pare banale, ma il modo che più massimizza il valore dei crediti d’imposta del Superbonus è
utilizzarli per le proprie compensazioni fiscali, dal momento che qualsiasi cessione del credito a terzi sconterebbe la percentuale di vendita.
Solo se l’impresa necessita di liquidità in tempi rapidi da reinvestire nel proprio business allora val la pena vendere il cassetto per intero, anche privandosi delle quote che servirebbero a sé stessi.
2) Contrattualizza tutto il cassetto con liquidazione anno per anno
Questo è il secondo modo per massimizzare il valore dei propri crediti d’imposta poiché questa formula permette di ottenere una decina di punti in più rispetto a pretendere che il cassetto sia pagato tutto in una soluzione.
NOTA: ricollegandoci al punto 1, e quindi al fatto che è bene tenersi una quota per le proprie pendenze F2, conviene tenere per sé il credito decennale, e cedere quello da Superbonus, perché mediamente sul mercato si ottiene una percentuale di cessione maggiore.
È bene ricordare che con un contratto anno per anno, a fine del periodo, si sarà ottenuta una liquida molto maggiore rispetto alla vendita in blocco.
Ricordiamo che questo contratto prevede la vendita dell’intero credito, per cui una volta firmato potrai stare tranquillo sulle annualità a venire, hai già chi te lo compra.
3) Evita catene di intermediari
Parlare con l’amico, che ti presenta Tizio, che è in contatto con Caio, che farà cedere i crediti a Sempronio non è una buona idea per massimizzare il valore dei crediti d’imposta.
Devi riuscire ad andare direttamente da Sempronio, o al massimo parlare coi suoi consulenti di fiducia.
Perché si sa, nessuno fa nulla gratis, e questo pesa poi sul tuo cassetto fiscale, ogni passaggio è una piccola percentuale che se ne va.
Generalmente i cessionari più grandi lasciano che siano i propri consulenti fiscali e legali a trattare le condizioni coi cedenti, a predisporre la documentazione contrattuale e a verificare il credito dell’impresa cedente, parla con loro!
Dove li trovi? Noi possiamo darti una mano.
4) Fai vistare i crediti dal commercialista del cessionario
Questa ultima modalità per massimizzare il valore dei crediti d’imposta (di un ulteriore 3%) fa anche risparmiare almeno un mese di tempo.
Siccome la faccenda è un po’ complessa, la semplifico per punti e sotto la spiego:
Metodo classico | Metodo suggerito |
Si conclude un SAL | Si conclude un SAL |
Lo si fa vistare dai propri professionisti | Lo si fa vistare dai professionisti del cessionario |
Il 10 del mese matura nel cassetto | Il 10 del mese matura nel cassetto |
Dev’essere certificato dai professionisti del cessionario che necessitano di almeno un mese di tempo e si prendono il 2/3% del valore del cassetto | Può essere immediatamente passato al cessionario |
Può essere passato al cessionario |
Come ben sai il cessionario del credito vuole avere la tranquillità e la garanzia che il credito sia conforme, pertanto i professionisti da lui incaricati verificheranno la presenza di tutta una serie di documenti, come richiesto dal comma 6 bis dell’articolo 121 del decreto Rilancio, del decreto legge 34 2020 e successive modifiche integrazioni SMI.
Queste verifiche sono effettuate dal professionista fiscale dell’acquirente in sede di due diligence o di second opinion, quindi si tratta di una verifica successiva al formarsi del credito. E ovviamente il costo di questa attività deve essere pagata e pesa nell’ordine di almeno 2/3 punti percentuali sulla cessione.
Se però hai già il contatto con il cessionario e fai apporre direttamente ai suoi professionisti di fiducia il visto di conformità dei tuoi cantieri, ti eviti un passaggio.
In sostanza non fai più apporre il visto al tuo commercialista ma direttamente a quello del cessionario, risparmiando così 2/3 punti percentuali sulla cessione e almeno un mese di tempo.
Infatti non occorre più aspettare che il credito sia maturato nel cassetto fiscale il giorno 10 del mese prima che il cessionario lo faccia verificare, poiché il professionista di sua fiducia l’ha già controllato a monte, prima ancora che maturi nel cassetto fiscale.
Ecco che appena matura, il 10 del mese, essere subito contrattualizzata la vendita, e verosimilmente nell’arco di una decina di giorni il cedente può avere già la liquidità sul proprio conto corrente.
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