Scopri come ha fatto Sara ad evitare azioni risarcitorie da parte del precedente cessionario
Lo scorso luglio, l’impresa di Sara (nome di fantasia) ha richiesto assistenza per la cessione dei suoi crediti fiscali relativi all’annualità 23.
L’operazione è stata chiusa con successo in tempistiche molto rapide e Sara è stata molto soddisfatta del servizio: ha acquisito fiducia verso il team dei professionisti legali e fiscali che l’hanno assistita, ed ha deciso di farsi assistere anche nella cessione di altri crediti fiscali per importi estremamente consistenti, parliamo di qualche milione.
PROBLEMA
È emerso che, ancora prima di farsi assistere dal team di professionisti nostro partner, si erano già presi accordi con terzi circa la vendita degli oltre otto milioni di crediti compensabili in quattro annualità.
Tuttavia non si era fatto assistere da nessuno e il contratto firmato non la tutelava in alcuna maniera. Quello che preoccupava di più Sara era il fatto che non era espressamente indicata la tempistica entro la quale avrebbe ottenuto la liquidazione dei crediti.
Avendo estremo bisogno di liquidità per poter chiudere le posizioni coi fornitori ed assicurare il flusso di lavoro dell’impresa, non poteva fidarsi di quanto firmato.
SOLUZIONE FACILE
Sara non poteva aspettare, e ci ha detto di voler procedere tramite il nostro partner, assumendosi completamente il rischio derivante dalla sua mancanza contrattuale con il precedente soggetto cessionario.
Il rischio non era da sottovalutare, il cessionario avrebbe certamente potuto esigere da lei un risarcimento dei danni, causato dal suo dietrofront sull’accordo già firmato.
Il team del nostro partner avrebbe potuto procedere senza troppe remore, dato che Sara era a conoscenza del rischio e decisa a procedere.
SOLUZIONE COMPLESSA
Tuttavia, il team di professionisti esperti, anziché procedere alla cessione, lasciando Sara esposta al rischio di un’azione risarcitoria, si è proposto di aiutare l’impresa andando a vedere se c’erano gli estremi per risolvere la situazione.
Esaminando il contratto già firmato, i legali sono riusciti a rilevare la presenza di una clausola sospensiva dell’efficacia del contratto, che per legge comporta la nullità del contratto stesso.
Il team di legali hanno contattato i cessionari beneficiari di tale contratto, e hanno raggiunto un accordo: entrambe le parti hanno dato atto della nullità del contratto, ritenendolo privo di alcuna efficacia fin dall’origine.
Sara è stata liberata quindi dall’impegno con detto cessionario, ed ha così potuto procedere alla cessione di quel credito ad un altro cessionario.
Sempre assistita dal nostro team di professionisti esperti ha firmato un contratto equilibrato che le ha consentito di incassare il ricavato della cessione in tempi molto rapidi senza rimanere esposta al rischio della precedente contrattualizzazione.
Sara, soddisfatta dell’accordo raggiunto, e libera da ogni timore di risarcimenti, ha posto al team del partner diverse altre situazioni, su altre imprese che amministrava.
È attualmente seguita per una serie di interventi tuttora in corso, anche per la predisposizione dell’asseverazione fiscale del visto di conformità; in questa maniera risparmia ulteriori 3 punti percentuali, e almeno un mese di tempo nelle future cessioni.
Come mai?
Perché il credito fiscale viene vistato direttamente dall’asseveratore di fiducia del cessionario che gli comprerà il credito.
Come funziona e perché si risparmia?
Lo trovi descritto in quest’altro articolo, nel capitoletto 4 intitolato “Fai vistare i crediti dal commercialista del cessionario”.
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